domenica 30 marzo 2008

Conferenza operaia del PD a Brescia: salari e casa, così cambieremo

dal Bresciaoggi del 30.03.08 (articoli di T.Bendinelli e M.Tedeschi):
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La conferenza operaia di ieri al Palabrescia si è aperta con le testimonianze dell’operaio Thyssen Krupp Antonio Boccuzzi, unico sopravvissuto al rogo di Torino, dell’operatrice di call center Loredana Ilardi, dell’operaio Iveco Alberto Tosa e della dipendente della sanità Franca Biondelli. Testimonianze di lavoratori e lavoratrici, prima ancora che di candidati nelle liste del Pd. Racconti che hanno messo in primo piano le difficoltà del lavoro, della sicurezza, della precarietà, di far quadrare i conti con i salari bassi. Quello che nel corso della mattinata il sociologo del lavoro Aris Accornero ha definito come il segno della molta strada che resta ancora da percorrere per migliorare le condizioni di vita di milioni di persone.
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Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ha sottolineato che il lavoro manuale e operaio riguarda 7 milioni e mezzo di persone in Italia e che se «il sindacato fa la sua parte ci vuole anche una politica che torni ad avere le radici nel mondo del lavoro». Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, ha espresso compiacimento per il fatto che dopo gli anni dei bagliori del «successo e della ricchezza determinati dalle attività finanziarie» si torna finalmente «a considerare il lavoro la cosa più importante in una società». Il segretario della Uil ha definito il Pd una grossa novità nel panorama politico, così come una novità è la sottolineatura sul fatto che «il risanamento del debito passa attraverso non la contrazione della spesa, ma aumentando la ricchezza del Paese». Da parte sua, anche un inciso sulla pressione fiscale italiana alla rovescia che fa pagare le tasse «ai poveri al posto dei ricchi». È partendo da tale considerazione che ci si dovrà muovere quando si ridurranno le tasse.
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Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl interrotto dopo pochi istanti dall’interminabile applauso che ha accolto l’arrivo in sala di Walter Veltroni, ha auspicato l’inizio della tassazione a partire dalla contrattazione di secondo livello, felicitandosi poi che «di nuovo si parla della condizione operaia, cosa che non avveniva da anni». Un evento possibile, ha aggiunto, grazie alla «forte unità sindacale degli ultimi mesi che ha finalmente rimesso al centro la questione».
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L’appuntamento è, nelle intenzioni, «tecnico». E dunque, fra un’apertura e una chiusura a effetto, calibrate per scaldare la platea e tenere alto il calore della sfida elettorale, Walter Veltroni chiarisce la linea del Pd su salari, pensioni, case popolari, precariato. La priorità - sostiene il leader del Pd, è «riaprire la domanda interna». C’è infatti «una pericolosa contrazione della capacità di acquisto dei salari. Al momento della caduta del governo Prodi, accanto a proposte su assetto istituzionale e riforma elettorale, noi avevamo fatto un’unica proposta sociale per un possibile governo: aumentare le detrazioni sui salari, per innalzarli. Il centrodestra si è opposto a che il provvedimento andasse in aula».
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Eppure questa - sostiene Veltroni - «è la principale emergenza assieme alla lotta alla precarietà: recuperare ai salari quello che è stato eroso dall’inflazione. Aumentare stipendi e salari». Per raggiungere un obiettivo così ambizioso e urgente il Pd non propone una versione corretta e aggiornata della lotta di classe, si oppone a chi «vuole un paese diviso fra nord e sud, operai e artigiani». Serve invece un «patto tra i produttori», un nuovo patto sociale «per la crescita, lo sviluppo, per aumentare il Pil e redistribuirlo in maniera equa». Proprio per questo il Pd si propone come «grande forza che unisce». Le imprese, va da sè, non sono più avversarie a cui guardare con sospetto: «Che mille e mille imprese nascano - auspica Veltroni - senza bisogno di mille adempimenti. Abbiamo bisogno di uno stato leggero, lieve». Dunque basta pastoie e lungaggini burocratiche «purchè l’impresa dia garanzie che chi esce incolume la mattina da casa per andare a lavorare possa farvi ritorno incolume la sera».
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Veltroni addita poi due problemi sociali e umani drammatici: quello di chi perde il lavoro a cinquant’anni e quello di chi vive il precariato ritrovandosi «ostaggio della paura». Deriva da qui il «disegno di legge sul mercato del lavoro che prevede il compenso minimo legale» e che proprio ieri è stato perfezionato. Fatta salva la distinzione fra precarietà e flessibilità, Veltroni insiste: «Abbiamo bisogno di dare stabilità ai nostri giovani: una generazione che vive sulle sabbie mobili della precarietà». Poi vengono le proposte sulla casa: un «grande piano di edilizia popolare» che punti a vendere gli alloggi a prezzo agevolato agli inquilini e con le risorse ricavate consenta di varare la costruzione di migliaia di nuovi alloggi. Senza dimenticare un piano per realizzare campus universitari: «Siamo l’unico grande Paese in cui gli gli universitari vivono in quattro in stanze per cui pagano affitti da centinaia di euro».
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Il Pd si propone di rimettere in movimento la mobilità sociale: «Nel nostro Paese deve contare la voglia di fare, non la dichiarazione dei redditi del padre». Certo, dal palco molti hanno evocato il problema del voto operaio: sempre meno di sinistra, sempre più attratto dalle sirene leghiste e berlusconiane. Veltroni invita però alla fiducia: «Gli operai - dice - sono persone abituate a capire più di altre che dal voto dipenderà il futuro del loro Paese e delle loro famiglie». Un elemento di modernizzazione finisce per essere anche la battaglia per la legalità. «Sono stato in Sicilia e in Calabria - spiega Walter Veltroni - dove si discute per chi voteranno mafia e ’ndrangheta. Sappiano che c’è un partito per cui non devono votare ed è il Pd. Perchè noi cercheremo di distruggerle».
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lunedì 24 marzo 2008

Non faccio promesse, metto a disposizione il mio impegno, l'abitudine a risolvere problemi concreti

La lettera di Alberto Tosa ai cittadini della Valle Camonica:
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Gentile elettice, gentile elettore,
con le elezioni politiche, che si terranno i prossimi 13 e 14 aprile, gli italiani chiedono di voltare pagina. Chiedono il rinnovamento, chiedono facce nuove, vogliono che i problemi di tutti i giorni tornino ad occupare la vita politica.


Sono Alberto Tosa. Ho 44 anni. Sono un operaio, faccio il pendolare tra la Valle Camonica e l'IVECO OM di Brescia. Da qualche anno sono sindaco di Saviore dell'Adamello. Mi hanno chiesto di rappresentare, alla Camera dei Deputati, i problemi che vivo ogni giorno: i salari bassi, la scarsa sicurezza sui luoghi di lavoro, la precarietà della mia Valle.
Ho risposto con convinzione all'invito di tanti miei amici, compagni di lavoro in fabbrica. Ho scelto la strada dell'impegno, nel Partito Democratico, a fianco di Walter Veltroni, per rappresentare tutti loro, le loro difficoltà di ogni giorno, le loro aspirazioni e la loro voglia di costruirsi un futuro per sè, per la loro famiglia, per i propri figli.
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Ho detto: SI PUO' FARE! Si deve fare! Anche la Valle Camonica ha bisogno di risposte concrete e di certezze. La Valle Camonica vuole sapere quando apriranno le strade, quando ripartirà il lavoro, quando la ferrovia diventerà più moderna.
Io non faccio promesse: in questi anni troppi hanno speso parole che si sono dimostrate solo delle chiacchiere. Io metto a disposizione il mio impegno, e l'abitudine a risolvere i problemi di ogni giorno.
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Il 13 e 14 aprile è tempo di cambiare! Manda un operaio in Parlamento. Vota il Partito Democratico.

Alberto Tosa

sabato 22 marzo 2008

Sabato 29 marzo la conferenza operaia del PD, con Alberto Tosa e Walter Veltroni

Sabato 29 marzo 2008 si terrà a Brescia la Conferenza operaia del PD, a partire dalle 9.30, presso il PalaBrescia in via S.Zeno.
Il programma prevede, dopo i saluti di Maurizio Martina (segretario regionale PD) e Alessia Mosca (responsabile nazionale Lavoro PD), una relazione introduttiva sulla condizione operaia curata dal prof. Aris Accornero (Università La Sapienza di Roma). Seguirà una tavola rotonda coordinata dal sen. Tiziano Treu (presidente della Commissione Lavoro del Senato), cui parteciperanno i tre segretari confederali Angeletti, Bonanni e Epifani e tre candidati del PD: Antonio Boccuzzi (operaio Thyssen Krupp), Loredana Ilardi (operatrice call center) e Alberto Tosa.
A dare le risposte politiche saranno chiamati Enrico Letta (capolista PD nella nostra circoscrizione), Cesare Damiano (ministro del Lavoro), Jesus Caldera (ministro del Lavoro del governo spagnolo), Emilio Del Bondo (candidato a Sindaco di Brescia).
Chiuderà, alle 12.00, il segretario nazionale WALTER VELTRONI.

venerdì 21 marzo 2008

Gussago, Desenzano, Erbusco, Artogne, Darfo, Malonno: i prossimi incontri con Tosa

Si infittisce l'agenda della campagna elettorale di Alberto Tosa. Ecco gli appuntamenti programmati per la prossima settimana:

  • martedì 25 marzo, alle 20.30: incontro a Gussago
  • giovedì 27 marzo, alle 20.30: incontro a Desenzano del Garda
  • venerdì 28 marzo, alle 20.30: incontro a Erbusco. Parteciperà anche Matteo BELLONI, candidato PD alla Camera.
  • sabato 29 marzo, alle 15.00: festa di inaugurazione della sede del Circolo PD di Artogne (via Giovanni XXIII n.2, vicino alla piazza). Parteciperà anche Paolo CORSINI, ex sindaco di Brescia e candidato del PD alla Camera.
  • sabato 29 marzo, alle 17.00: aperitivo democratico allo Sloppy Joe di Darfo (via Saletti n.18, vicino alle sedi Cgil e Cisl). Parteciperà anche Paolo CORSINI. Sono stati invitati tutti gli amministratori locali della Valle Camonica.
  • domenica 30 marzo, alle 21: incontro a Malonno (biblioteca civica). Interverranno anche Fausto BIANCHI, candidato PD al Senato, e Pierluigi MOTTINELLI, consigliere provinciale PD.

Il volantino dell'incontro pubblico a Malonno:
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sabato 15 marzo 2008

Le priorità per Tosa: alzare i salari, combattere il precariato

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Tosa, intervenendo ieri a un'iniziativa pubblica promossa dal Circolo del PD dell'Iveco di Brescia, ha indicato con chiarezza quali dovranno essere le priorità del Governo Veltroni, e del proprio impegno parlamentare qualora sarà eletto: intervenire per alzare i salari, e combattere con forza la precarietà del lavoro che colpisce soprattutto i giovani.
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"Da tempo noi operai diciamo che nel nostro Paese c'è un problema salariale - ha raccontato Tosa - Adesso se ne sono accorti anche i giornali, con i titoli in prima pagina. Finalmente la questione salariale è percepita come IL problema. Tra l'altro le cifre riportate sui quotidiani sono fin troppo ottimistiche. Ho letto su Repubblica che un operaio metalmeccanico guadagnerebbe 1.500 euro al mese. Un nuovo operaio all'Iveco di Brescia prende circa 1.000 euro, io dopo 20 anni di lavoro 1.300".
Il sen. Tiziano Treu, già ministro del Lavoro, intervenendo alla stessa assemblea, ha indicato alcuni dei provvedimenti pensati dal PD per alzare i salari: alleggerire le tasse sul lavoro dipendente innanzitutto, e poi varare incentivi specifici per i salari legati alla produttività, in modo da dar fiato ai lavoratori e contemporaneamente stimolare la competitività del nostro Paese.
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Tosa ha affrontato anche il problema della precarietà partendo dal proprio vissuto personale: "Mia figlia è una di quelle ragazze che per Berlusconi dovrebbe solo sperare in un fidanzato milionario per poter andare a vivere da sola. Ha cambiato 6 lavori in un anno, arrivando a percepire in tutto 10.000 euro. Bisogna assolutamente intervenire contro il precariato. Il fatto che il PD candidati, oltre a me, diversi altri lavoratori dipendenti, è un bel segnale. Il nostro è un partito che conosce i problemi reali".
E' stato lo stesso Veltroni, d'altronde, ad annunciare qualche giorno fa: "In caso di vittoria il primo provvedimento che presenteremo per ridare fiducia nel futuro ai nostri ragazzi sarà quello per la lotta alla precarietà, il provvedimento sul compenso minimo legale. È una cosa che deve adeguarsi ai paesi europei: un precario non deve guadagnare meno di 1.100 euro al mese. Poi bisogna aiutare le aziende che stabilizzano".
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Infine Tosa ha chiuso il suo intervento all'iniziativa promossa dai colleghi dell'Iveco con una battuta sul suo futuro: "Io mi sto dando da fare al massimo. Se non sarò eletto, tornerò come sempre a lavorare in fabbrica".

mercoledì 12 marzo 2008

La corsa verso Roma del sindaco-operaio: "In fabbrica anche i leghisti sono con me"

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dal Corriere della Sera del 12.03.08:
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Il sindaco operaio si alza tutte le mattine alle 3.37 precise, prende il pullman e lo cambia a Cedegolo per essere di fronte ai cancelli dell'Iveco di Brescia alle 5.45, dopo aver percorso 92 chilometri. Al pomeriggio, percorso inverso, salvo che non faccia il doppio turno. E così, tutti i giorni.
Alberto Tosa, candidato dal Pd nella circoscrizione Lombardia 2, numero 12 in lista, dal 2004 è anche il sindaco del suo paese, Saviore dell'Adamello, 1100 abitanti a 1200 metri sul livello del mare, in piena Val Camonica, feudo leghista. La storia della sua candidatura ha un sapore antico, o modernissimo: il circolo Pd interno all'Iveco ha semplicemente chiesto al partito di mandare Tosa a Montecitorio. E ha avviato una raccolta di firme a sostegno della richiesta che in brevissimo tempo ha raggiunto le mille adesioni. Che poi son piovute sulla scrivania del segretario regionale Maurizio Martina. Risultato: Tosa candidato.
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"La cosa che più mi ha fatto piacere - racconta - è che molte delle firme non sono di gente del partito. Sa, qui molti sono leghisti...". Quando non è all'Iveco, deve fare il sindaco: "In un paese piccolo il ruolo è vario, dal far riparare le buche al gestire appalti milionari. O anche risolvere i problemi tra vicini".
Ma al candidato operaio non disturba il fatto che il Pd abbia candidato personalità come Matteo Colaninno o Massimo Calearo? "Per nulla. Non mi scandalizza. Il Pd non è il partito della classe operaia. Anzi non è proprio un partito di classe, ma di tutta la società. E poi, Calearo e Colaninno parlano una lingua diversa dalla mia, ma è comunque mondo del lavoro. L'importante è che resti al centro il lavoro".
Se fosse eletto, i suoi temi saranno "quelli che conosco. La fabbrica, ma anche il pendolarismo. Io guadagno 1100 euro al mese, e ne spendo altrettanti all'anno soltanto per andare a lavorare. Bisognerebbe pensare a una detassazione di queste spese. E infine la montagna: bisogna pensarci, o rimarrà spopolata".

martedì 11 marzo 2008

"Il lavoro a Brescia": incontro con Tosa e Treu

Venerdì 14 marzo alle 17.30 a Brescia è in programma un incontro pubblico promosso dal Partito Democratico sul tema del Lavoro. Insieme ad Alberto Tosa, parteciperanno il sen. Tiziano Treu (già Ministro del Lavoro), l'on. Emilio del Bono (candidato Sindaco di Brescia), Marco Fenaroli (segretario Cgil Brescia), Renato Zaltieri (segretario Cisl Brescia), Gianmartino Amadio (segretario Uil Brescia). Coordina Mariacristina Novelli.
L'iniziativa si terrà all'Auditorium del Museo di Scienze naturali, in via Ozanam 4.

martedì 4 marzo 2008

Pubblicata la lista del PD: Alberto Tosa candidato alla Camera al n.12!

di Eugenio Barboglio (dal Bresciaoggi del 04.03.08):

Paolo Corsini di nuovo deputato. Il secondo posto nella lista Pd nella circoscrizione Lombardia 2 gli assicura il seggio in Parlamento. Il biglietto di andata sul Pendolino Corsini può andarlo a prenotare già ora, comunque vadano le elezioni del 13 e 14 aprile. È questo uno dei verdetti che si nascondono nelle pieghe delle liste varate ieri pomeriggio dal coordinamento del Pd che Veltroni ha riunito a Roma. Un incontro lungo e cruciale, che doveva limare alcune posizioni. Un posto in più o in meno in lista può valere il seggio. Le famose posizioni eleggibili insomma sono state materia di complesse alchimie per i vertici del Pd.
Liste equilibrate, candidature ben congegnate possono restringere o dilatare la base del consenso. È su questo che ha lavorato ieri in coordimanento. A sera gli elenchi nei quali altri bresciani occupano posizioni di primo piano. Se quella di Corsini è a tutti gli effetti una pole position alla Camera, è certo della elezione anche un altro ex diessino: Pierangelo Ferrari, deputato uscente. Ferrari è rimasto a Montecitorio, per effetto della prematura caduta di Prodi, solo metà legislatura, normale che il suo nome fosse riproposto. E in una posizione di tutta sicurezza: è nono.
Nell’emiciclo si siederà anche Alberto Tosa, ex Ds. Per il sindaco-operaio di Saviore determinante la spinta della base. L’appoggio dei compagni dell’Iveco che hanno raccolto più di mille firme. La sua figura peraltro è uscita rafforzata nel partito anche dall’esito delle primariette. Dodicesimo in lista non rischia, visto che da Lombardia 2 dovrebbero andare alla Camera in 13 o 14. E solo una autentica debacle, tipo un consenso sul 20 per cento, produrrebbe la bocciatura di Tosa.
Al contrario solo una grande successo elettorale proietterebbe l’ex responsabile della Sinistra giovanile, Matteo Belloni, diciottesimo, in Parlamento. Per quanto riguarda invece il Senato, l’unico bresciano Pd che dovrebbe essere eletto è Guido Galperti, coordinatore del partito in Regione, di estrazione Margherita. Galperti è all’undicesimo posto; e anche se nelle scorse elezioni gli eletti furono proprio undici, stavolta le stime, aggirandosi sui 13, 14, rassicurano il consigliere regionale. (...)

domenica 2 marzo 2008

Perchè mi sono detto... SI PUO' FARE!

Sono diversi i motivi che mi hanno spinto ad accettare la candidatura alle Elezioni Politiche del 13-14 aprile:
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LA PROPOSTA DEI LAVORATORI
Credo sia fondamentale ricordare che il processo decisionale che ha portato a questa grande opportunità è nato, una volta tanto, dalla volontà di tanti amici lavoratori, di tanti operai e di tante donne, italiani ed immigrati, di centrosinistra e non schierati, e non da decisioni prettamente legate alle logiche di partito (come avviene spesso da troppo tempo).
La mia candidatura è nata da coloro che producono ricchezza per tutta la società, anche se ormai sembrano invisibili. Oggi ci si accorge degli operai solo quando purtroppo rimangono vittime di qualche incidente sul lavoro.
Proprio per questo tra gli obiettivi che mi sono posto vi è la rappresentanza e la difesa dei lavoratori. Abbiamo bisogno di cambiare modo di far politica, di avere persone giovani in Parlamento, persone che rappresentino in maniera forte gli interessi dei più deboli, di chi ogni giorno si trova davanti a seri problemi economici, di chi non arriva alla fine del mese e chiede solo di poter garantire una vita dignitosa alla propria famiglia. Il Partito Democratico, per cui mi presento, è oggi in grado di farlo.
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I LAVORATORI, IL PENDOLARISMO
Da anni io, come tanti di voi, sacrifico tempo che potrei dedicare alla mia famiglia percorrendo ogni giorno centinaia di chilometri per raggiungere il posto di lavoro in fabbrica. Vivo così in prima persona i tanti problemi legati ai trasporti (costi economici inclusi) e alla viabilità che spesso è carente in tante aree della nostra Regione.
Ho combattuto tante lotte per rendere più vivibile la situazione dei tanti operai che quotidianamente affrontano il problema del pendolarismo.
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L'ESPERIENZA AMMINISTRATIVA
In un momento in cui la politica viene criticata (anche giustamente) perché spesso ridotta al soddisfacimento di interessi e al mantenimento di privilegi, vi sono ancora persone che credono nella passione del "fare", nel dedicare il proprio tempo per risolvere i problemi della gente, nell'essere sempre disponibili ad ascoltare le opinioni ed i bisogni di altri.
Da anni sono impegnato politicamente in prima persona nel mio Paese: dal 2004 sono Sindaco di Saviore dell'Adamello. Ma non ho mai abbandonato il mio lavoro all'Iveco di Brescia dove continuo a lavorare su due turni.
Credo di aver maturato un'esperienza utile, accrescendo le mie conoscenze, le mie capacità di individuare i problemi e ricercare soluzioni concrete.
SI PUO' FARE!